Serata di abbinamenti inconsueti alla scoperta
dei confini della pizza e del vino. Basta abbinamenti classici con la birra o
con Asprinio o con bianchi e rossi Campani. Quelli li sanno fare tutti. A noi piace
sperimentare, andare oltre per imparare ma soprattutto per il piacere di farlo.
Pizzeria Mamma Napoli a Firenze, in San Lorenzo, pizzaioli d’eccezione,
il meglio sulla piazza. Giovanni Santarpia (Pizzeria Santarpia),
premiato lo scorso anno con i 3 spicchi dal Gambero Rosso, e Raffaele Menna
(Pizzeria Mamma Napoli), premiato come miglior pizzaiolo emergente del centro
Italia nel 2014.
Oltre 50 partecipanti FISAR, l'immancabile delegato, un relatore campano
come le pizze, Martin, che sono sicuro avrà lottato fino all'ultimo per
organizzare la serata con Caprettone e Fiano. Livio e le sue note
degustative, Laura a fare sfoggio di se e della segreteria nazionale e
tanti, tanti, tanti, tanti corsisti oltre a tre bravi sommelier a fare servizio.
Veniamo al sodo e tuffiamoci tra pizze e vini
Che lo champagne abbracci la pizza oramai è
risaputo. Questo poi lo conosco bene da tempo. Un po’ ruffiano per il suo
classico dosaggio e per la sua cuvée. Spostato verso leggere ossidazioni,
concede note di nocciole e noci. Una lieve nota di miele e agrumi canditi. Una
punta di amarognolo, di ginger, che non guasta. Servito con i classici Frittini napoletani puliva
egregiamente la bocca cercando di assecondarli e di coccolarli. A seguire ha
accompagnato una più classica Pizza pomodoro del piennolo e bufala, perfetta armonia tra
sapidita e grassezza del formaggio e la dolcezza appena aspra del pomodoro.
Nessuno avrebbe mai detto alla cieca che era
un Greco di Tufo. Il vulcano si sente e sprizza zolfo da ogni poro. Un po’ di
macerazione che ben si vede dal colore quasi dorato. Un corpo importante. Fiori
gialli e frutta matura. Somiglia ad un fiano? Potrebbe essere se non ci fosse
quella vena sbuffante sulfurea a distrarre l'eleganza. La pizza in abbinamento è
ottima. Pomodorini gialli e provola
affumicata. La dolcezza del pomodorino che equilibra sapidità e freschezza del
vino e le note fumeè e grasse della provola che si intrecciano con la forza del
vulcano. Campania 100%
Bel caratterino tagliente e grandi profumi
tipici di frutta bianca e fiori. Di erbe aromatiche. Spiccata mineralità
regalato dalla zona di origine. Abbinamento estemporaneo con pizza ricotta zucchine
e menta. La balsamicità della menta è veramente tanto attraente quanto irraggiungibile. Sovrasta
tutto, piacevolmente profumata. Per il resto sembravano due bimbi cresciuti
nella stessa culla. E si abbracciavano stretti stretti.
Con i vari Verdicchio stanno facendo passi
da gigante e sia bianchi AA che i Campani devono stare attenti perché questi
marchigiani hanno un carattere importante e vincente. Frutta bianca intensa ,
spezie dolci, noce moscata e pepe bianco. Fiori bianchi. Tanta freschezza. Buon corpo e
bella struttura. La sua compagna era una Pizza
zucca gialla e pancetta, dolce e sapida, morbida e croccante. Un gioco di
seduzione infinito tra cibo e vino dove ciascuno ha il suo ruolo e nessuno
domina l'altro. Ben riuscito.
Era difficile stare dietro a questa pizza e
a questi aromi ma questo bel rosato siciliano da Nero d’Avola ha tenuto la
ruota fino in fondo. Rame cristallino. Frutti rossi croccanti che esplodono intensi nel
bicchiere, buona balsamicità, fresco e sapido. La pizza con impasto al nero di seppia, seppie e pomodorini. La mia
preferita. Profuma di estate e di mare e si è preannunciata in tutto il suo gusto ancor prima di raggiungere i tavoli. Il vino forse era un po’ sotto,
forse. O forse non così tanto ;-)
Della serie “famolo strano” . Chenin dalla valle della Loira
Demi-Sec. Non ho trovato i dati del vino per controllare il residuo zuccherino ma dovremmo essere oltre i 30g/lt di
zuccheri. Esotico. Sorprendente, frutta secca, fichi e albicocche, mieloso.
Freschissimo, tanto da reggere egregiamente tutto il suo zucchero. Sapido e
lungo, lungo, lungo…. Piacevole e divertente. Abbinato con pizza ai fiori di zucca, caprino e miele ha trovato una parvenza di
equilibrio solo nel boccone dove il miele era più importante. Per il resto
vinceva lui, sempre, senza alcun dubbio. Ma chi avrebbe mai messo un Demi-Sec
su una Pizza ?
Chissà la prossima volta dove ci spingeremo, ma questo non è importante…l’importante è andare oltre e sperimentare nuovi orizzonti. Se poi saranno piacevoli godremo, altrimenti un po meno. Sicuramente ci saremo arricchiti !
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