lunedì 4 dicembre 2017

Gita in Friuli : Mario Schiopetto

1965 - Mario imbottiglia il primo “Tocai“ e da inizio alla storia del vino bianco friulano moderno.
Un pioniere che come spesso accade è un visionario che prende spunto dall’osteria del padre e dai lunghi viaggi fatti come camionista per vedere, imparare e sviluppare.

Grandi intuizioni, carattere, tenacia e voglia di apprendere lo legheranno negli anni ai grandi dell’enologia moderna, da Veronelli a Gaja, a Incisa della Rocchetta, Ceretto, Antinori, Biondi Santi. La storia del vino di qualità in Italia passa per queste vigne.



Proprio i viaggi segneranno il suo stile, l’eleganza Francese e la tecnologia Tedesca insieme all’uva Friulana segneranno in modo indelebile i vini di questa azienda.
Ci accompagna nella visita l’enologo dell’azienda, gli Scopietto (figli) hanno venduto la proprietà ad un importante gruppo ma lui parla e ci racconta come se fossero ancora loro a guidarla. Come se fosse ancora Mario. Tanta passione e consapevolezza.

Una trentina di ettari per lo più intorno alla casa, cuore centrale della proprietà. Poco meno di duecentomila bottiglie prodotte ogni anno. Una grande rete commerciale dove lui per primo partiva per portare i suoi vini a farsi conoscere nei salotti delle più importanti personalità italiane e mondiali.
Aveva trasformato il vino dell’osteria di famiglia in un vino di alta qualità, un vino elegante, “alla Francese”, fatto in Friuli.

“Il vino ha tutto per vivere, la Natura ha pensato a tutto” è senza dubbio il principio di sostenibilità estrema a cui si è ispirato per tutta la sua vita.

La Renana “Schiopetto”
Tanto attento anche ai dettagli da “inventare” una sua bottiglia, una classica renana che tanto lo affascinava ribassata di un paio di centimetri per permettere di essere maneggiata più agevolmente. Le stesse etichette della linea storica riprendono in maniera inconfondibile lo stile alsaziano. Gialle e con un’impostazione molto simile a quelle dell’Alsaziano Trimbach.

In cantina La Stanza di Mario
Nel cuore della cantina si trova la “Stanza di Mario”, una sala unica in cui si lavora alla riproduzione e moltiplicazione dei lieviti autoctoni per la fermentazione attraverso le tecnologie più avanzate.
All’interno della sala dei lieviti, elemento fondante della filosofia aziendale e del processo produttivo, si procede alla moltiplicazione, per tipologia di vino, dei lieviti autoctoni per far partire per inoculo il processo di fermentazione.


E finalmente i vini

Blanc de Rosis 2015
Un po’ il simbolo dell’azienda, Friulano, Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Grigio. Facile da bere, sottile e invitante riunisce aromi floreali e fruttati freschi ad una buona mineralità

Pinot Bianco 2015
Sapido e coerente tra naso e bocca, spinge forte con freschezza e frutto elegante

Malvasia 2013
Pesche, agrumi e fiori gialli. Gustoso e facile da bere grazie alla consueta mineralità e freschezza.

Friulano 2015
La pietra miliare, il precursore, un vino grasso, ricco, sapido, frutta gialla e finale leggermente ammandorlato. TOCAI

Sauvignon 2015
Tipicamente verde e balsamico. Esattamente come uno si aspetta un Sauvignon friulano.

Rivarossa 2015
Un Cru destinato a uve rosse. Morbido e ammaliante, fresco e profumato di frutta rossa, complesso fino al tabacco biondo e liquirizia. Ottimo Merlot elegantemente Friulano con un ricamo di Cabernet Sauvignon.



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