Si torna al Poggiolo e ci torno sempre volentieri
Prima esperienza con un metodo classico, con uvaggio particolare, ma sempre un metodo classico. Il Sangiovese grosso ha retto bene la prova evidentemente ben supportato dall'acidità che nel brunello regge l'invecchiamento. Non ha fatto tanto affinamento, il classico minimo 18 mesi che lo limita un po in complessità ma con la prossima uscita nel 2018 avremmo un'accoppiate brunello /metodo classico a 5 anni dalla vendemmia che gli renderà merito. I sentori sono quelli dello champagne, fiori e crosta di pane, non troppo intensi ma ben distinguibili, al naso è fine, pulito e anche in bocca fa bene la sua figura e mantiene una discreta persistenza. La bollicina è piccola e molto persistente e lo rende brillante. Mi sono scordato il colore....un giallo paglierino intenso e con sfumature rosa che ricordano la cipria.
Interessante e da riprovare
Il Poggiolo
Prima esperienza con un metodo classico, con uvaggio particolare, ma sempre un metodo classico. Il Sangiovese grosso ha retto bene la prova evidentemente ben supportato dall'acidità che nel brunello regge l'invecchiamento. Non ha fatto tanto affinamento, il classico minimo 18 mesi che lo limita un po in complessità ma con la prossima uscita nel 2018 avremmo un'accoppiate brunello /metodo classico a 5 anni dalla vendemmia che gli renderà merito. I sentori sono quelli dello champagne, fiori e crosta di pane, non troppo intensi ma ben distinguibili, al naso è fine, pulito e anche in bocca fa bene la sua figura e mantiene una discreta persistenza. La bollicina è piccola e molto persistente e lo rende brillante. Mi sono scordato il colore....un giallo paglierino intenso e con sfumature rosa che ricordano la cipria.
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