venerdì 25 marzo 2016

CIABOT BERTON- Fuochi d'artificio nelle Langhe



A due passi da La Morra, nella frazione Santa Maria, in faccia al cru San Biagio su cui la famiglia Oberto acquistò i primi 2ha di vigna coltivata a nebbiolo.
Ciabot Berton


Piccola azienda familiare dove ci accoglie la moglie del proprietario, gentilissima e prodiga di informazioni.

La cantina, ricca di storia dal 1800, inizia la sua vita attuale imbottigliando le prime annate di Barolo nel 1961. La curiosità sul nome è la prima domanda che pongo e la risposta immediata, CIABOT in dialetto è la piccola casa degli attrezzi dove chi lavorava in vigna riponeva le cose e veniva utilizzata anche per riposare, BERTON era il dirimpettaio dell’a azienda, che si prodigava nella costruzione di fuochi d’artificio che esplodendo distrussero la casa i cui ruderi sono ancora visibili.

 


In origine il loro Barolo si chiamava col nome del nonno, Oberto Luigi e ci sono in bella vista alcune bottiglie perfettamente conservate con l’etichetta storica. Ci spiegano che più volte hanno pensato di tornare a utilizzarla, magari ammodernandola un po’, ma per adesso è rimasto solo un’idea. 

Le  vigne si trovano tutte nei prestigiosi cru storici di La Morra: Roggeri, San Biagio, Rive, Cappallotti, Pria e Rocchettevino, sul versante che guarda verso Alba.


Iniziamo la visita proprio dalla cantina e dalle grandi vasche in cemento vetrificato come da tradizione della zona con cui ancora oggi si svolge tutta la prima parte della vinificazione fino agli affinamenti rigorosamente in botti grandi di rovere di slavonia. Una volta svinato dopo la fermentazione il barolo viene travasato in contenitori di acciaio insieme alle sue bucce, il cappello steccato e immerso dove rimane 60gg per far si di donare buona morbidezza al vino prima di passare definitivamente al legno.

Ogni zona viene vinificata separatamente per mantenere le caratteristiche uniche e riscontrabili di ciascuna. 100 metri di distanza tra i filari in Roggeri e quelli di Rocchettevino donano 2 vini con caratteristiche molto diverse tra loro.


 




La visita della cantina termina nell’ufficio dell’azienda dove passiamo un’ora e mezzo in compagnia della proprietaria, di piacevoli racconti e degli ottimi vini.

 




In breve

Fisetta – Barbera d’Alba 2014, le Fisette sono i lapilli dei fuochi di artificio in onore del sig. Berton. Vinifica e affina solo in acciaio, grande freschezza, un po spigoloso come si addice a una Barbera, profumatissimo di frutta rossa, poca struttura, vegetale di erba verde tagliata, un po' corto ma di facile beva.

Rutuin – Dolcetta d’Alba 2013, il nome è la forma dialettale della zona Rocchettevino, frutto rosso intenso, tannicità contenuta rispetto alla sua varietà, morbido al palato, spiccate note balsamiche, mentolato e ricco di erbe aromatiche

Bricco San Biagio Barbera d’Alba 2013, una Barbera importante, golosa, vigna di 50 anni e più, una grandissima ciliegia in confettura che riempie naso e bocca, si distingue per un buon equilibrio non comune in questa tipologia, corpo e struttura che suggeriscono buone possibilità di evoluzione in bottiglia.

3 Utin Langhe Nebbiolo 2013, uve provenienti dai filari più giovani del nebbiolo con cui si produce il barolo, colore molto scarico ma limpido, molto luminoso, 7 giorni di macerazione, acciaio per estrarre profumi varietali, 3 mesi in botte grande e poi sul mercato. Tannini importanti ma finissimi, morbidi, godibili da subito, appena aperto una leggera riduzione di cui però si libera subito per lasciare spazio a un ampio floreale di rose canine, una bella prugna non troppo matura e una discreta speziatura.

Barolo 2010, senza indicazione di zona è realizzato unendo le uve di tre  cru  dell’azienda, San Biagio, Roggeri e Rive. Questo è il barolo con cui in ogni annata si cerca di mantenere un impronta tipica della cantina andando ad aggiustare nel blend le caratteristiche di ciascuno dei tre vini. Ottima beva immediata, si distingue per una morbidezza, eleganza e immediatezza. Viole e rose, tanto balsamico di erbe aromatiche dove la menta ha ancora il sopravvento, minerale e sapido, tannini finissimi, gustosi, lunga persistenza.

Barolo Rocchettevino 2010, Il barolo più austero della cantina, fatto per avere un carattere forte e tannini importanti, per durare a lungo, duro da giovane, luminoso e vivo, profumi intensi di fiori, soprattutto le violette di campo, la prugna, le spezie e una buona mineralità dono del terreno. Tra qualche anno darà grandi soddisfazioni.

Barolo Roggeri 2010, un'estrazione importante che si ritrova nell'intensita di colore più profondo degli altri e nel corpo, eleganza e grande morbidezza, sorso rotondo e ampio, naso ammaliante di fiori secchi, prugne e spezie, tannini finissimi e setosi. Anche in questo caso il lavoro fatto in cantina permette di approcciare un ottimo barolo subito e senza indugio.

Alla fine rimane il piacere di una bella mattinata che nonostante la nebbia iniziale ha svoltato grazie alla gentilezza e disponibilità del vignaiolo e all’estrema eleganza e piacevolezza dei vini che produce.

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