A due passi da La Morra, nella frazione Santa Maria, in
faccia al cru San Biagio su cui la
famiglia Oberto acquistò i primi 2ha di vigna coltivata a nebbiolo.
Ciabot Berton |
Piccola azienda familiare dove ci accoglie la moglie del
proprietario, gentilissima e prodiga di informazioni.
La cantina, ricca di storia dal 1800, inizia la sua vita
attuale imbottigliando le prime annate di Barolo nel 1961. La curiosità sul
nome è la prima domanda che pongo e la risposta immediata, CIABOT in dialetto è la piccola casa degli attrezzi dove chi
lavorava in vigna riponeva le cose e veniva utilizzata anche per riposare, BERTON era il dirimpettaio dell’a azienda,
che si prodigava nella costruzione di fuochi d’artificio che esplodendo
distrussero la casa i cui ruderi sono ancora visibili.
In origine il loro Barolo si chiamava col nome del nonno, Oberto Luigi e ci sono in bella vista
alcune bottiglie perfettamente conservate con l’etichetta storica. Ci spiegano
che più volte hanno pensato di tornare a utilizzarla, magari ammodernandola un po’,
ma per adesso è rimasto solo un’idea.
Le vigne si trovano
tutte nei prestigiosi cru storici di La Morra: Roggeri, San Biagio, Rive, Cappallotti, Pria e Rocchettevino, sul
versante che guarda verso Alba.
Iniziamo la visita proprio dalla cantina e dalle grandi
vasche in cemento vetrificato come da tradizione della zona con cui ancora oggi si svolge tutta la prima parte della vinificazione fino agli affinamenti rigorosamente in botti grandi di rovere di slavonia. Una volta svinato dopo la fermentazione il barolo viene travasato in contenitori di acciaio insieme alle sue bucce, il cappello steccato e immerso dove rimane 60gg per far si di donare buona morbidezza al vino prima di passare definitivamente al legno.
Ogni zona viene vinificata separatamente per mantenere le caratteristiche uniche e riscontrabili di ciascuna. 100 metri di distanza tra i filari in Roggeri e quelli di Rocchettevino donano 2 vini con caratteristiche molto diverse tra loro.
La visita della cantina termina nell’ufficio dell’azienda
dove passiamo un’ora e mezzo in compagnia della proprietaria, di piacevoli racconti
e degli ottimi vini.
In breve
Fisetta – Barbera
d’Alba 2014, le Fisette sono i lapilli dei fuochi di artificio in onore del
sig. Berton. Vinifica e affina solo in acciaio, grande freschezza, un po spigoloso
come si addice a una Barbera, profumatissimo di frutta rossa, poca struttura,
vegetale di erba verde tagliata, un po' corto ma di facile beva.
Rutuin – Dolcetta
d’Alba 2013, il nome è la forma dialettale della zona Rocchettevino, frutto
rosso intenso, tannicità contenuta rispetto alla sua varietà, morbido al
palato, spiccate note balsamiche, mentolato e ricco di erbe aromatiche
Bricco San Biagio
Barbera d’Alba 2013, una Barbera importante, golosa, vigna di 50 anni e
più, una grandissima ciliegia in confettura che riempie naso e bocca, si
distingue per un buon equilibrio non comune in questa tipologia, corpo e
struttura che suggeriscono buone possibilità di evoluzione in bottiglia.
3 Utin Langhe
Nebbiolo 2013, uve provenienti dai filari più giovani del nebbiolo con cui
si produce il barolo, colore molto scarico ma limpido, molto luminoso, 7 giorni
di macerazione, acciaio per estrarre profumi varietali, 3 mesi in botte grande
e poi sul mercato. Tannini importanti ma finissimi, morbidi, godibili da
subito, appena aperto una leggera riduzione di cui però si libera subito per
lasciare spazio a un ampio floreale di rose canine, una bella prugna non troppo
matura e una discreta speziatura.
Barolo 2010,
senza indicazione di zona è realizzato unendo le uve di tre cru
dell’azienda, San Biagio, Roggeri e Rive. Questo è il barolo con cui in ogni
annata si cerca di mantenere un impronta tipica della cantina andando ad
aggiustare nel blend le caratteristiche di ciascuno dei tre vini. Ottima beva
immediata, si distingue per una morbidezza, eleganza e immediatezza. Viole e
rose, tanto balsamico di erbe aromatiche dove la menta ha ancora il
sopravvento, minerale e sapido, tannini finissimi, gustosi, lunga persistenza.
Barolo Rocchettevino
2010, Il barolo più austero della cantina, fatto per avere un carattere
forte e tannini importanti, per durare a lungo, duro da giovane, luminoso e
vivo, profumi intensi di fiori, soprattutto le violette di campo, la prugna, le
spezie e una buona mineralità dono del terreno. Tra qualche anno darà grandi
soddisfazioni.
Barolo Roggeri 2010,
un'estrazione importante che si ritrova nell'intensita di colore più profondo
degli altri e nel corpo, eleganza e grande morbidezza, sorso rotondo e ampio,
naso ammaliante di fiori secchi, prugne e spezie, tannini finissimi e setosi. Anche
in questo caso il lavoro fatto in cantina permette di approcciare un ottimo
barolo subito e senza indugio.
Alla fine rimane il piacere di una bella mattinata che
nonostante la nebbia iniziale ha svoltato grazie alla gentilezza e
disponibilità del vignaiolo e all’estrema eleganza e piacevolezza dei vini che
produce.
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